Descrizione
Non è un inno al giovanilismo, tutt’altro. E’ il racconto della scoperta, fatta dall’autore, del valore peculiare e insostituibile della vecchiaia. La vecchiaia non è solo acciacchi e malattie. E’ soprattutto il ritrovamento di valori smarriti nel chiasso del mondo e nell’astrusità delle convenzioni. E’ la conquista della propria libertà interiore che è il bene più prezioso per l’uomo. Ad un certo punto il Prisco confessa al suo giovane assistente Walter: “Per nessuna cosa al mondo tornerei giovane. Quando ero giovane e volevo salvare il mondo ero sempre infelice. Per forza. Salvare il mondo non è mica uno scherzo.”